Film sulla Seconda guerra mondiale da vedere assolutamente

La seconda guerra mondiale è stata al centro di tantissime pellicole, ma alcune di queste si sono decisamente distinte, diventando memorabili e meritando assolutamente di essere viste. Tra queste ne abbiamo selezionate 5 che per interpreti, trama, regia ed emozioni che suscitano vanno guardate e riguardate.

 Salvate il soldato Ryan

Vincitore di diversi premi Oscar, con la regia di Steven Spielberg e con le interpretazioni di Tom Hanks e Matt Damon, Salvate il soldato Ryan è un film che riesce a unire magistralmente scene di azione e sentimenti forti. Il film parte dallo sbarco in Normandia, dove il capitano John Miller (Tom Hanks) riesce a portare a termine una serie di operazioni, nonostante il fittissimo fuoco nemico. Poco dopo, gli viene affidato il compito di trovare e portare a casa il soldato Ryan (Matt Damon), andato disperso dopo un lancio con il paracadute avvenuto dopo lo sbarco in Francia. Ryan è l’ultimo fratello superstite della sua famiglia, gli altri 3 sono morti sul campo di battaglia. Raccolti alcuni uomini di fiducia, dopo non poche difficoltà, Miller e il suo gruppo ritrovano Ryan che, però, si rifiuta di lasciare i suoi commilitoni impegnati nella difesa di un ponte strategico. Alla fine anche Miller e i suoi si uniranno alla squadra, in un’ultima campale battaglia. 

Dunkirk

Girato da Christopher Nolan, Dunkirk racconta di una delle più grandi evacuazioni della storia. In una Francia oramai occupata dai tedeschi, i soldati inglesi si trovano chiusi e accerchiati sulla spiaggia di Dunkirk, in attesa di essere recuperati dalla marina e riportati in patria. La vicenda viene narrata da tre punti di vista diversi. Da terra, dove i soldati disperati cercano di salire sulle poche barche disponibili, spesso affondate però dai tedeschi prima di prendere il lago. Dal mare, dove le barche anche private vengono utilizzate dagli inglesi per riportare i loro ragazzi a casa. E dal cielo dove segue un gruppo di piloti ingaggiati per dare copertura aerea al trasporto dei soldati. Ne esce un film corale, con una splendida fotografia e che tiene le persone con il fiato sospeso fino alla fine.

La caduta – gli ultimi giorni di Hitler

Film ben documentato e interpretato magistralmente da Bruno Ganz nei panni di Hitler, La caduta è ambientato nel bunker del dittatore tedesco nell’aprile 1945, quando orami Berlino è accerchiata dall’Armata Rossa e sul punto di capitolare. Nonostante le sorti della guerra siano oramai chiare a tutti, Hitler, totalmente fuori dalla realtà, continua a rifiutare di arrendersi e di trovare un accordo per una resa. La città è oramai senza truppe e i nazisti arruolano i bambini. In un crescendo di tensione e pazzia, la tragedia si consumerà inesorabile, alimentata dal fanatismo di Hitler e dei suoi fedelissimi.

Bastardi senza Gloria

Bastardi senza Gloria non è un film storico sulla seconda guerra mondiale, ma una vicenda totalmente inventata, ambientata durante il conflitto in Francia e frutto della geniale mente di Quentin Tarantino. Narra le vicende di Shoshanna Dreyfus, ebrea che vede la sua famiglia trucidata dal “cacciatore di ebrei” Hans Landa e di un gruppo di 8 soldati americani, “i bastardi”, mandati in Francia sotto copertura per gettare scompiglio nelle truppe nemiche, prima dello sbarco in Normandia. I piani di vendetta di Shoshanna e dei bastardi si intrecciano e si scontrano, tra conflitti a fuoco, colpi di scena e vendette. 

Roma città aperta

Capolavoro di Roberto Rossellini, Roma città aperta fece conoscere il neorealismo italiano e la grande Anna Magnani al pubblico internazionale. La storia è ambientata nella Capitale occupata dai nazisti e incrocia le vicende di Giorgio Manfredi, partigiano, Francesco, tipografo antifascista, delle loro amate e del prete Don Pietro, staffetta partigiana. Tra retate, tradimenti e torture, il film rappresenta tuttora la migliore rappresentazione cinematografica della resistenza romana. La scena di Anna Magnani che rincorre il camion dove è stato caricato il suo amato Francesco è ancora oggi il simbolo del cinema italiano di quegli anni e non solo.